Rimini, 7 novembre – Altair Chemical, divisione cloro-alcali di Esseco Industrial, è stata premiata tra…
Sicurezza delle forniture di prodotti chimici necessari alla sanificazione e depurazione delle acque durante la pandemia di COVID-19
Altair Chimica è membro attivo di INCOPA (Associazione Europea dei Produttori di Coagulanti Inorganici) e produce diversi coagulanti inorganici dalle molteplici applicazioni, la principale delle quali è il trattamento delle acque, dove sono utilizzati per
- rimuovere le impurità e consentire una completa e sicura disinfezione delle acque potabili;
- ridurre in prima istanza metalli pesanti, nutrienti, sostanze organiche e altre particelle presenti nelle acque reflue e, in seconda istanza, rimuovere il fosforo.
Domande e Risposte
Esiste il rischio che ci siano delle difficoltà di approvvigionamento di prodotti chimici necessari alla sanificazione e depurazione delle acque?
Grazie all’ampia gamma di possibili fonti di materie prime alternative e al numero elevato di fabbriche Europee in grado di produrre coagulanti inorganici, il rischio di una difficoltà di approvvigionamento generalizzata appare molto improbabile. Detto questo, le maggiori aree di rischio sono le seguenti:
- interruzioni delle catene di fornitura. Vincoli di natura logistica potrebbero rendere difficili le consegne di materie prime alle fabbriche o di prodotti finiti agli utilizzatori finali. Per evitare questo rischio, le autorità nazionali ed Europee dovrebbero garantire permessi di trasporto illimitati di questi prodotti in tutto il territorio dell’Unione;
- contagio degli addetti alla produzione. I lavoratori impegnati nelle fabbriche potrebbero venire infettati dal COVID-19, causando interruzioni delle produzioni. Per evitare questo rischio, una lunga lista di misure eccezionali di protezione del personale sono state adottate.
In caso di difficoltà di approvvigionamento, quali riserve sono disponibili?
Trattandosi di infrastrutture critiche, gli acquedotti mantengono normalmente una giacenza di prodotti chimici necessari alla sanificazione delle acque sufficiente ad assicurare la propria continuità operativa per 1-3 settimane. Inoltre, malgrado la circolazione infra-nazionale sia resa difficoltosa dalla quarantena, per l’aumento di controlli alle frontiere e la scarsità di autisti, il mercato dei prodotti finiti è sufficientemente diversificato da offrire una certa elasticità e resilienza.
Quali misure sarebbero auspicabili per assicurare continuità nell’approvvigionamento?
La maggior parte dei prodotti per il trattamento delle acque è trasportata via gomma. Per assicurare un fluido rifornimento ad acquedotti e depuratori le autorità nazionali ed Europee dovrebbero garantire permessi di trasporto illimitati di questi prodotti in tutto il territorio dell’Unione.
Inoltre, la protezione delle persone al lavoro è essenziale. Un gran numero di precauzioni e misure di sicurezza sono state adottate per minimizzare il rischio di infezione. Ad esempio, ove possibile, lavoratori o addirittura interni turni di lavoro sono stati separati, per garantire le migliori condizioni di sicurezza.
Se si riscontrasse una difficoltà di approvvigionamento, che conseguenze si produrrebbero sulla fornitura di acqua potabile e la sanificazione delle acque reflue?
Se si riscontrasse una difficoltà di approvvigionamento dei coagulanti inorganici nell’Unione Europea, la priorità dei produttori sarebbe di servire prima di tutto gli impianti per la potabilizzazione delle acque, solo in seconda istanza gli impianti di trattamento delle acque reflue. Ancora una volta, tuttavia, è opportuno sottolineare che, grazie al numero elevato di fabbriche Europee in grado di produrre coagulanti inorganici, se fenomeni di scarsità possono sempre avvenire per brevi periodi a livello locale, il rischio di una difficoltà di approvvigionamento generalizzata appare molto improbabile in questa fase.
Fonte: INCOPA